Occhio spirituale Il grande Maestro spirituale Paramhansa Yogananda disse dell'Occhio Spirituale: “Quando lo Yogi (maestro) si concentra abbastanza a lungo, con gli occhi socchiusi, sul punto tra le sopracciglia, e quando lo sguardo è senza alcun movimento irrequieto, sarà in grado di vedere una luce costante circondata da altre luci tremolanti.” “Egli non deve essere distratto da questo alone luccicante dell'occhio , finché non sente la sua mente completamente assorbita in esso. Col tempo vedrà la perfetta formazione dell'occhio spirituale: un globo opale blu scuro all'interno di un anello di fiamma tremolante. “Gradualmente, grazie alla profonda concentrazione, emerge una stella bianca estremamente luminosa al centro del blu. La stella è la porta attraverso cui deve passare la coscienza per raggiungere l'unità con lo spirito. “Attraverso” questo occhio dell'Onnipresenza, il devoto entra nei regni della Coscienza Divina”. Paramhansa Yogananda: “… La luce del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio è singolo, tutto il tuo corpo sarà illuminato”… (Mt 6,22) – “Grazie al giusto metodo di meditazione e devozione, tenendo gli occhi chiusi e fissi sull'occhio spirituale, il devoto bussa alla porta del Cielo. Quando gli occhi sono fermi e concentrati, e quando il respiro e la mente sono calmi, una Luce inizia a formarsi nella fronte. Infine, quando la concentrazione è profonda, la Luce tricolore dell'occhio spirituale diventa visibile. Ma non basta, devi entrare in quella Luce. Nell'alone dorato dell'occhio spirituale, si percepisce tutto il creato, quale Luce vibrante dello Spirito Santo. Nella Luce Blu della coscienza Cristica abitano gli angeli e gli esseri divini, entità nelle quali prendono forma individuale i poteri divini della creazione, della conservazione e della dissoluzione. In questa Luce dimorano anche i Santi della più alta realizzazione. Infine attraverso la Luce Bianca dell'occhio spirituale, il devoto entra nella Coscienza Cosmica e così ascende a Dio Padre. L'occhio spirituale (e la meditazione) – P. Yogananda “L'occhio spirituale è un telescopio spirituale che ha tre raggi come lenti. Il cerchio esterno è dorato. La Lente Interna di Luce è blu e ha una stella d'argento a cinque punte al centro (come terzo raggio)”. La microcosmica energia cosmica si manifesta microcosmicamente nel corpo umano come la specifica e riflessa energia vitale o corpo astrale". L'occhio astrale è l'energia cosmica individualizzata nel corpo umano. In meditazione, la forza vitale deve prima essere ritirata dal corpo e deve attraversare i portali dell'energia cosmica rappresentati dal cerchio dorato, quindi deve immergersi nella Luce blu che rappresenta la coscienza Cristica; e poi deve entrare nella stella argentata che rappresenta lo Spirito, nella ragione dell'infinito. "Queste tre luci blu-oro e argento ,contengono tutti i tipi di raggi ultravioletti, elettronici e atomici, raggi di energia cosmica attraverso cui bisogna entrare prima di raggiungere il Cielo.. L'alone dorato e la Luce blu centrale sono le due ali della colomba, mentre la piccola stella bianca rappresenta il becco della colomba. La Luce dorata esterna è lo Spirito Santo o Energia Cosmica o Natura, l'azzurro rappresenta Dio Figlio o Cristo, e la Stella d'argento è Dio Padre”. -Estratto da “Il Vangelo di Gesù” secondo Paramhansa Yogananda- RICHIESTA PER L'APERTURA DELL'OCCHIO SPIRITUALE,PER TROVARE DIO IN OGNI COSA " I miei occhi sono incantati Padre,dalla bellezza dei fiori terreni ,dalle mutevoli scene della vita e dalle nuvole silenziose che solcano il cielo. Ovunque scorgo segni della Tua celata presenza. Con quell'occhio possa io contemplarTi sopra, sotto ,tutt'intorno, dentro e fuori di me. Insegnami , in tutte le cose a vedere soltanto Te. Apri in me quell'occhio che scorge in ogni luogo la Tua meraviglia nascosta, che regna impercettibile ovunque". (Questa richiesta deve essere ripetuta mentalmente con profonda concentrazione, finchè il pensiero-preghiera non rimarrà fermamente impresso nella supercoscienza, grazie alla convinzione che scaturisce dalla fede più profonda) Tratto da "Sussurri dall'eternità " di Paramhansa Yogananda
La mia Pentasfera Deva ispirata all'occhio spirituale
Chi è Paramhansa Yogananda? Mukunda Lal Ghosh, meglio noto come Paramhansa Yogananda, nasce a Gorakhpur, in India, il 5 gennaio del 1893. Grande Maestro dell'India, guru, filosofo, mistico, è passato alla storia per aver diffuso i propri insegnamenti negli Stati Uniti d'America e, soprattutto, per aver unito la spiritualità occidentale e quella orientale attraverso la disciplina comunemente nota come yoga.La famiglia a cui appartiene il piccolo Mukunda è di origine bengalese, ed è molto devota, oltre che agiata da un punto di vista economico. Il carisma del futuro predicatore e maestro indiano è evidente sin dai suoi primi anni di vita: la profondità della sua coscienza e una spiritualità non comune ai suoi coetanei, sono i due tratti che lo distinguono in modo particolare. Stando ai racconti, i suoi genitori, discepoli del maestro Lahiri Mahasaya, avrebbero ricevuto proprio dal guru una benedizione, il quale avrebbe detto loro che il piccolo Mukunda, all'epoca ancora in fasce, sarebbe diventato un gran maestro del Kriya Yoga, la sua disciplina spirituale.Nel 1910 il diciassettenne Mukunda diventa un discepolo di Swami Sri Yukteswar Giri, il quale è discepolo di Lahiri. L'incontro con il maestro arriva al termine di una ricerca che avrebbe portato il giovane Mukunda a seguire alcuni guru in giro per l'India. Il venerato guru che lo prende sotto di sé gli insegna tutta la disciplina che conosce e lo tiene nel proprio eremo per circa dieci anni. Sarebbe stato proprio lui, stando ad alcune fonti, ad aver indirizzato il futuro Yogananda verso gli Stati Uniti, in qualità di predicatore e dispensatore dello yoga e di tutti gli insegnamenti filosofici ad esso connessi. Nel 1915 Mukunda Lal Ghosh si laurea all'Università di Calcutta. Subito dopo entra a far parte del venerato ordine di monaci degli Swami. Qui prende il nome per cui è diventato famoso, Swami Yogananda. Andando all'etimo del termine, il significato è dato dalla fusione di "ananda", che significa "beatitudine" o "estasi", e "yoga", che vuol dire "attraverso la divina unione".Nel 1917 il Maharajah di Kasimbazar affida la propria dimora estiva al monaco Yogananda, per fare in modo che egli cominci la propria attività di insegnamento e predicazione. L'istituto, poi visitato e apprezzato anche da Gandhi, sorge a 250 chilometri da Calcutta, nella località di Ranchi. Il metodo di insegnamento, sin da queste prime esperienze, rivela la naturale predisposizione da parte del futuro maestro a fondere antico e moderno, dettami orientali e spiritualità occidentali, per venire incontro alla spiritualità dei giovani. Proprio nella scuola di Ranchi il giovane Swami avrebbe avuto la visione mistica che gli avrebbe suggerito di partire alla volta dell'Occidente per diffondere il verbo. Nel 1920 pertanto, durante una meditazione, lo swami comprende che è arrivato il momento di salpare. L'indomani è a Calcutta, pronto per andare negli Usa. Ad ogni modo, ad indicargli la via, sarebbe stato anche Mahavatar Babaji, il maestro definito "immortale" che ha riportato in luce, tra Ottocento e Novecento, l'antica arte spirituale del Kriya Yoga, facendola letteralmente rivivere. Sempre nel 1920 viene inviato a Boston in qualità di delegato indiano al Congresso Internazionale delle Religioni. Il suo intervento si intitola la "La scienza della religione", e viene ben accolto da tutti. Nello stesso anno, sempre negli Usa, comincia a porre la prima pietra per la realizzazione di un altro importante progetto, il Self-Realization Fellowship, incaricato di diffondere nel mondo, e nell'Occidente in modo particolare, la sacra scienza del Kriya Yoga. Il primo centro di meditazione SRF, come viene indicato per abbreviazione, nasce proprio a Boston e si avvale della partecipazione diretta di due coniugi americani, i signori Lewis, oltre che dell'adepta Alice Hasey, poi Suor Yogmata. Sono i primi discepoli del futuro Paramhansa Yogananda e lo seguiranno per tutta la vita. Nel 1924 lo swami intraprende il progetto di tenere una serie di conferenze in giro per la costa orientale. L'anno dopo però, nel 1925, fonda il quartier generale del Self-Realization Fellowship, nella città di Los Angeles, in California. Fino al 1935 Yogananda tiene conferenze in tutte le parti d'America, nelle location più importanti del continente, da New York, alla Carnegie Hall di Los Angeles. Nelle sue performance i precetti dell'antica filosofia Vedica e dell'Induismo sono ottimamente integrati con il Cristianesimo. Gesù Cristo e San Francesco d'Assisi sono punti di riferimento costanti, per lui. È in questi fervidi anni pertanto che il grande maestro inizia allo yoga migliaia e migliaia di persone. Si calcola che nei suoi circa 32 anni di attività in Usa, Yogananda avrebbe iniziato oltre 100.000 adepti. Proprio il 1935 è importante perché segna l'inizio di un nuovo viaggio per lo swami: 18 mesi tra l'Europa e l'India. Durante questa esperienza, Yogananda incontra molte personalità carismatiche, come la mistica tedesca, poi santa, Teresa Neumann. Ma, soprattutto, stringe contatti con il Mahatma Gandhi, condividendone gli ideali non violenti e le lotte politiche di affrancamento dalla corona inglese. Nel celebre compendio lasciato da Paramhansa Yogananda, intitolato "Autobiografia di uno yogi", diffuso senza interruzioni dal momento della sua prima edizione a stampa, si racconta anche dell'iniziazione della "Grande Anima" al Kriya Yoga. Inoltre, proprio in questi anni, per mano del suo guru Sri Yukteswar, Yogananda avrebbe ricevuto il più elevato titolo monastico indiano, quello appunto di Paramhansa, che significa "Cigno Supremo". Alla fine del 1936 Yogananda torna in America dove vi resta fino alla fine della sua vita. Paramhansa Yogananda entra nell'ultimo stadio del percorso di uno yogi, il mahasamadhi, ("cosciente uscita finale") il 7 marzo del 1952. Muore a Los Angeles, in California, al termine del discorso in onore dell'Ambasciatore dell'India Binay R. Sen. "L'autobiografia di uno yogi", il suo lascito testuale, negli anni '60 e '70 ottiene un incredibile successo di pubblico. Yogananda avrebbe iniziato al Kriya Yoga migliaia di hippie anche dopo la sua morte, proprio grazie agli insegnamenti diffusi tramite le pubblicazioni che portano il suo nome. Tra l'altro, il maestro indiano sarebbe uno degli "inseriti di lusso" della storica copertina "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", capolavoro dei Beatles. "Il successo e l'insuccesso sono la diretta conseguenza del vostro abituale modo di pensare. Quale di questi pensieri predomina in voi: il successo o l'insuccesso? Se il vostro consueto atteggiamento mentale è negativo, uno sporadico pensiero positivo non sarà sufficiente ad attirare il successo. Se invece è costruttivo, raggiungerete la meta, anche se vi sembra di essere avvolti dalle tenebre." https://biografieonline.it/biografia-yogananda Paramhansa Yogananda I miei pensieri personali sulla Pentasfera Deva Un sogno realizzato, la Pentasfera per me più importante, creata attraverso la più profonda. devozione, un simbolo che racchiude tutta la nostra vita, passata e presente, il nostro traguardo, la nostra meta... Guardarla apre il cuore, trasmette sensazioni meravigliose un dono dal cuore per tutti coloro che cercano sinceramente l'amore di Dio. La sua forma, i suoi colori trasmettono quel tocco d'amore, quella chiamata che viene da nostro Padre… Quando nella nostra profonda meditazione, nella nostra preghiera iniziamo a percepire questo cerchio dorato , quella piccola stella argentata , allora la nostra ricerca è quasi terminata. .. Questa luce, questa figura, questi colori aprono la porta del cielo e finalmente troviamo Lui, il nostro più grande Amore, il nostro Tutto,... la piccola onda finalmente si è unita al grande Oceano... Dopo tante vite , una dopo l'altra, la nostra ricerca disperata è giunta al termine... raggiungere questo simbolo significa liberazione dall'illusione di Maya, dal male che solo Dio può donarci... Io Vi auguro con tutto il cuore di raggiungerlo, di trovare Il Suo Regno, quella Gioia, quella Beatitudine, quella Pace che la nostra anima cerca disperatamente... cercate Dio, trovateLo nel vostro cuore e sarete liberi. Questa Pentasfera rappresenta il mio messaggio d'amore per tutti voi, quando arriverà a casa vostra, pensate solo a Dio, e il suo Amore vi travolgerà, come un fiume in piena,. pensare solo a Lui dissipa ogni male, tutta l'energia negativa. Solo Lui può proteggerci da tutto, nessun altro. Siamo tutti uniti dal Suo Amore e con questo Amore vi abbraccio, e se rimarremo uniti dal Suo Amore, le nostre anime si ritroveranno e non si lasceranno mai più, questa volta per l'eternità. Ho pensato di chiamarla Deva, il cui significato è Dio, Signore, affinché tu possa amarla tantissimo SARA "Meditazione significa separarsi dalla coscienza del corpo, ricordarsi chi siamo e poi ritornare a guidare il corpo con il potere e la saggezza dell'anima". Paramhansa Yogananda
L' umanità è impegnata nell'eterna ricerca di qualcos'altro, che spera le porti una felicità completa e senza fine. Per quelle anime che hanno cercato e trovato Dio la ricerca è finita, Egli è quel Qualcos'altro.